Animazione

Da WikiFur.
Famosi cartoni animati con animali.
Animazione di un furry creata dall'artista Zorryn.

L'arte dell'animazione è un'illusione che si crea disegnando immagini che, una volta visualizzate in rapida successione, danno l'idea di movimento o di vita. La parola deriva dal verbo latino animatio, ovvero dare vita.
Si intende per animazione qualunque prodotto, di qualunque durata, mezzo o nazionalità che abbia la caratteristica sovracitata. Un'animazione puo' essere tradizionale, disegnata su carta, fogli di acetato, tecnologia stopmotion oppure digitale, utilizzando programmi di animazione 2D o 3D. Molti artisti furry fans si cimentano anche nell'animazione amatoriale e professionale.

Animazioni pertinenti all'interesse dei furry fans[modifica]

Il vasto uso di creature antropomorfe in cortometraggi e lungometraggi animati sono il motivo per cui molti furry fans si avvicinano alla sottocultura furry; parallelamente, l'animazione e i vari cartoni con animali protagonisti sono utilizzati come classici esempi dai furry fans stessi quando devono spiegare il concetto di antropomorfismo a chi è esterno alla sottocultura.
Molte compagnie di animazione, come la Walt Disney Animation Studios, utilizza gli animali antropomorfi come protagonisti per cortometraggi e film indirizzati ad un pubblico di minori[1], ragion per cui molti furry fans cominciano ad avvicinarsi ai furry perchè da bambini erano fan di una data serie di cartoni.
Gli animali antropomorfi, che in termini di animazione sono chiamati anche funny animal, sono utilizzati anche come figure allegoriche, caricaturali o satiriche in altri prodotti, indirizzati questa volta per un pubblico adulto. I primi cortometraggi dei Looney Tunes ad esempio, presentava animali antropomorfi con "vizi" adulti quali l'alcol, il fumo e l'uso di armi da fuoco[2]. Un esempio di lungometraggio animato è Fritz the Cat di Ralph Bakshi e altre serie del canale televisivo SpikeTV, come Gary the Rat o Ren E Stimpy "Adult Party Cartoon".

Animazione giapponese[modifica]

Nella cultura giapponese gli animali antropomorfi sono chiamati kemono e appaiono con meno frequenza dell'animazione occidentale, ma sono comunque presenti. Essi vengono visti soprattutto come esseri mistici e sovrannaturali, derivanti spesso dalle figure mitologiche e folkloristiche giapponesi.
Frequenti nell'animazione giapponese sono anche le kemonomimi, ragazze umane con accessori (quali coda e orecchie) animali; per questo ed altri motivi i cartoni animati giapponesi con furry protagonisti non sono visti come media per un pubblico infante. Esempio eclatante di animazione orientale con furry è il lungometraggio Bagi.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Un boom di cartoni animati di produzione occidentale con animali antropomorfi si ebbe dagli anni '80 fino alla prima metà degli anni '90.
  2. Le Merrie Melodies ed altri cortometraggi erano utilizzati come intervalli nei cinema degli anni '40 che proiettavano film per un pubblico adulto.