Beethoven (film)
Beethoven è un lungometraggio in live action di genere commedia, interpetato da attori ed animali (specialmente cani) in carne ed ossa, diretto da Brian Levant e distribuito dalla Universal Pictures nel 1992. E' il primo film della serie di lungometraggi omonima.
Ha come protagonista un grosso cane feral di razza San Bernardo chiamato Beethoven, animale domestico della famiglia Newton.
Nonostante le recensioni semi-negative dei critici, che hanno ammirato solo il lavoro di addestramento del cane, il film ha registrato un successo al box office, incassando piu' di 140 milioni di dollari su scala mondiale[1]. Il suo successo ha portato alla produzione di altri sette film basati sullo stesso personaggio, di cui solo il secondo è stato presentato nelle sale cinematografiche come il suo diretto sequel.
Dai film è anche stata tratta una serie animata omonima, nel quale Beethoven è dotato di parola, sebbene i personaggi umani non riescano comunque a capirlo.
Il cane che ha interpetato il personaggio di Beethoven si chiama Chris ed ha partecipato alle riprese all'età di due anni. E' stato addestrato dall'istruttore statunitense Karl Miller, famoso per aver preparato alle riprese molti altri animali/attori. Non si sa con esattezza se lo stesso Chris abbia recitato nei sequel della pellicola.
Trama[modifica]
La pellicola è ambiantata in California negli anni Novanta: due ladri, incaricati dallo scienziato Varnick, hanno il compito di rapire da un negozio di animali cuccioli di varie razze di cane al fine di usarli come cavie per esperimenti su proiettili. I ladri riescono nel loro intento portando via molti cuccioli; uno di questi è un piccolo San Bernardo che, riuscendo a sfuggire dal furgone dove veniva trasportato, si rifugia nella propietà privata dalla famiglia Newton.
Ritrovato dai tre fratelli Ryce, Ted ed Emily, i pargoli riescono a convincere i loro genitori, i coniugi George ed Alice, ad attottare il cane che chiamano Beethoven; il padre è all'inizio contrario all'idea, poiché pensa solo al suo lavoro aziendale complicato da un animale.
Passano due anni e Beethoven diventa un enorme cane adulto, ingombrante, invadente e puzzolente ma simpatico, adorabile ed affettuoso: tra le varie scorribande, la simpatia di Beethoven aiuta Ryce a conquistare un ragazzino e a liberare Ted da alcuni bulli di scuola. Purtroppo Beethoven è adocchiato dal suo veterinario che lo ammira troppo e vorrebbe tenerlo lui: George è inoltre favorevole all'idea, dato che non sopporta piu' il San Bernardo dopo che una sera la sua invadenza manda a monte un invito di due clienti che volevano concludere un affare.
Un giorno Beethoven aggredisce inspiegabilmente il veterinario che era venuto a visitarlo, e la legge parla chiaro: dovrà essere abbattuto per iniezione letale. George lascia il cane al veterinario per farlo sopprimere da un assistente di quest'ultimo; nonostante tutto è disperato ed i suoi figli non gli rivolgono la parola per tutto il resto del giorno. Così Newton capisce quanto sia silenziosa e seria la casa senza Beethoven e, con il rimorso per ciò che ha fatto, decide di andare a riprenderselo.
Il veterinario dice che il cane è stato già abbattuto, ma il signor Newton si accorge che il braccio del veterinario dove è stato presumibilmente morso è invece intero e liscio. Capendo l'imbroglio, George indaga oltre e ritrova Beethoven assieme ad un altro gruppo di cani (che erano una volta i "compagni di negozio" di Beethoven) nel laboratorio di Varnick, che per anni si era spacciato per veterinario. Dopo una lotta finale, il signor Newton riesce a far arrestare Varnick ed i suoi scagnozzi per abuso di animali e Beethoven ritorna a far parte della famiglia Newton, acclamato di nuovo da Alice ed i tre figlioletti.
Vedi anche[modifica]
Link esterni[modifica]
- Beethoven sulla Wikipedia italiana;
- Beethoven sulla Wikipedia inglese;
- Recensioni di Beethoven su Rotten Tomatoes.