La Bussola d'Oro

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Locandina italiana.

La Bussola d'Oro‏‎ (titolo originale: The Golden Compass) è un lungometraggio in live action di genere fantasy diretto da Chris Weitz e prodotto dalla compagnia statunitense Ingenious Film Partners nel 2007. E' basato sulla trilogia di libri Queste oscure materie scritta da Philip Pullman a partire dal 1995 e composta dai volumi La bussola d'oro, La lama sottile e Il cannocchiale d'ambra.
Sebbene abbia come protagonisti personaggi principalmente umani, sia i libri che il film hanno riscosso un particolare successo all'interno della sottocultura furry per aver presentato una specie di orsi polari semi-antropomorfi ed un concetto di "anima animale" simile al totemismo. I personaggi animali del film sono realizzati in computer grafica.

Il film ha avuto un particolare successo al di fuori degli Stati Uniti, ove al contrario è stato definito mediocre e diluito dei concetti spirituali presenti all'interno dei romanzi da cui è tratto[1], pur commentando positivamente l'uso degli effetti speciali. Una delle recensioni piu' positive, pubblicate sul The Guardian di Londra, lo definisce "il miglior film di Natale 2007"[2]. La pellicola ha incassato circa 300 milioni di dollari in tutto il mondo[3].

Trama[modifica]

Lyra Belacqua è un'orfana e vive nel Jordan College di Oxford, in un mondo alternativo dove ogni persona ha al suo fianco un daimon, la propria anima in forma animale semi-antropomorfa, in grado quindi di comunicare con il suo "possessore". La ragazzina viene in possesso di un aletiometro, uno strumento simile a una bussola dorata, in grado di rispondere a qualsiasi domanda tramite un sistema di simboli.
Insieme al suo daimon, il furetto albino Pantalaimon, viene a scoprire l'esistenza della Polvere, una bizzarra particella naturale che l'organizzazione che detiene il potere, il Magistrerium, ritiene essere l'origine di tutti i peccati. Ad aiutare Lyra ci sono il ricco zio e scienziato Lord Asriel, che conosce i poteri magici della Polvere, la strega Serafina Pekkala, l'avventuriero texano Lee Scoresby, e Iorek Byrnison, un orso polare corazzato. Verranno ostacolati dall'esercito di sicari ingaggiati dal Magisterium.

Impatto sulla sottocultura[modifica]

Sia nel film che nella trilogia di romanzi, tutti i personaggi della storia sono accompagnati dai Daimon (in originale: Dæmon), ovvero una rappresentazione fisica della loro anima. Queste figurazioni sono ritratte come degli animali semi-antropomorfi di varie specie e dall'aspetto quasi etereo, come fantasmi. I Daimon dei bambini e dei ragazzi sono soliti mutare forma, mentre quelli degli adulti hanno una specie fissa; i Daimon possono inoltre parlare ed interagire sia con i propri padroni che con altri umani e Daimon, arrivando fino anche a lottare tra di loro; tuttavia, per gli umani è considerato tabu' uccidere o ferire un Daimon altrui.
Il concetto del Daimon è simile a quello del totemismo, corrente spirituale praticata dai theriani.

Inerente alla sottocultura furry è anche la razza fittizia degli Orsi corazzati (in originale: Panserbjørne); tale specie è simile ad un orso polare reale, ma semi-antropomorfo e dotato di pollici opponibili, che gli permette di prendere e manovrare utensili. Conosciuti come abili fabbri, la loro mansione principale è quella di lavorare il metallo e sono sempre adornati da intricate corazze dorate. Sono dotati di parola umana e un'incredibile forza.
La razza è utilizzata da alcuni furry fans appassionati della trilogia per creare fursona principali o secondari, ed i personaggi di Iorek Byrnison e Iofur Raknison (i due orsi corazzati del film) appaiono occasionalmente in tributi artistici[4].

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Golden Compass Review, New York Times, 7 Dicembre 2007.
  2. Review: The Golden Compass, The Guardian, 27 Novembre 2007.
  3. The Golden Compass su Box Office Mojo.
  4. Ricerca del termine armored bear su Fur Affinity