Dumbo - L'elefante volante

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Copertina del VHS.

Dumbo - L'elefante volante (titolo originale: Dumbo) è un lungometraggio d'animazione di genere drammatico e avventura, diretto da Ben Sharpsteen e prodotto dalla compagnia statunitense Walt Disney Productions nel 1941. E' il 4º classico Disney secondo il canone ufficiale ed è basato su un libro pop-up statunitense scritto da Helen Aberson ed illustrato da Harold Pearl.
Il protagonista è Jumbo Junior, un elefante feral ridicolizzato a causa delle sue grandi orecchie e a cui viene affibiato il crudele soprannome di Dumbo (ovvero un portmanteau tra la parola anglosassone Dumb, ovvero "stupido", ed il suo nome originale), ma che in realtà possiede l'incredibile capacità di volare, utilizzando per l'appunto le sue odiate orecchie come ali. Durante la maggior parte del film, il suo unico vero amico, a parte la madre, è il topo Timoteo, un rapporto che parodia lo stereotipo della paura degli elefanti per i topi.

Venne prodotto per recuperare le perdite finanziarie di Fantasia; fu una deliberata ricerca di semplicità e di economia per lo studio di produzione, che partì con un budget iniziale di soli 950 mila dollari[1], e con la sua durata di 64 minuti è uno dei classici Disney più brevi. Nonostante lo scoppio, durante gli anni della sua realizzazione, della Seconda Guerra Mondiale, Dumbo risulto' essere il classico piu' redditizio degli anni '40 con un incasso nazionale di un milione e mezzo di dollari; venne poi ripoiettato nelle sale cinematografiche, anche europee, nel 1949, 1959, 1972 e 1976. Fu distribuito nelle sale italiane il 23 Dicembre 1948.
Fu inoltre accompagnato da recensioni positive sia negli anni della sua uscita che durante i periodi successivi, venendo definito dalla rivista PM il "classico più dolce ed emozionante" e venendo raffigurato sulla copertina del magazine Time del 29 Dicembre 1941 come "Mammifero dell'anno" (un giocoso riferimento al titolo di "Uomo dell'anno" conferito dalla stessa rivista)[2]; la stessa rivista lo reinserirà, nel 2011, nella sua lista dei "25 Film d'animazione piu' belli di sempre"[3]. Ancora oggi, il film detiene una votazione quasi perfetta del 97% sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes basata su 37 giudizi[4].

Il cartone copre anche un ruolo secondario all'interno della commedia 1941 - Allarme a Hollywood, diretta da Steven Spielberg nel 1979.

Trama[modifica]

Mentre gli animali del circo vengono trasportati, la signora Jumbo, una delle elefantesse, riceve il suo bambino da una cicogna. L'elefantino, di nome Dumbo, viene presto insultato dalle altre elefantesse a causa delle sue grandi orecchie.
Una volta che il circo è stato messo in piedi, la signora Jumbo perde le staffe poiché un gruppo di ragazzi si prende gioco di suo figlio, e viene imprigionata e ritenuta pazza. Dumbo viene evitato dagli altri elefanti e, senza la madre a prendersi cura di lui, è rimasto solo, fatta eccezione per un topo, Timoteo, che prova simpatia per Dumbo e diventa determinato a farlo di nuovo felice.

Il direttore del circo fa di Dumbo la cima di una piramide di elefanti durante un'esibizione, ma le orecchie di Dumbo causano il fallimento dell'esibizione, il ferimento delle elefantesse e il crollo del tendone. A causa di ciò Dumbo viene utilizzato come clown, e svolge il ruolo principale in un atto che lo vede cadere in una vasca piena di schiuma. Nonostante la sua nuova popolarità e fama, Dumbo odia questo lavoro ed è ora più miserabile che mai.
Per allietare Dumbo, Timoteo lo porta a trovare sua madre. Sulla via del ritorno Dumbo piange e poi comincia a singhiozzare così Timoteo decide di portarlo a bere un sorso d'acqua da un secchio dove, a sua insaputa, è caduta dentro una bottiglia di champagne. Di conseguenza, Dumbo e Timoteo diventano ubriachi e hanno allucinazioni su elefanti rosa (la famosa parata degli elefanti rosa).

La mattina seguente, Dumbo e Timoteo si svegliano su un albero. Timoteo si chiede come siano arrivati lì, e conclude che Dumbo li ha portati entrambi fin lassù usando le sue grandi orecchie come ali. Con l'aiuto di un gruppo di corvi antropomorfi, Timoteo è in grado di far volare Dumbo di nuovo, usando il trucco psicologico di una "piuma magica" per aumentare la sua fiducia.

Tornato al circo, Dumbo deve eseguire la sua esibizione di saltare da un alto edificio, questa volta da una piattaforma molto più alta. Durante la discesa, Dumbo perde la piuma e Timoteo gli dice che la piuma non è mai stata magica, e che è ancora in grado di volare. Dumbo riesce a tirarsi fuori dalla picchiata, e vola intorno al circo, vendicandosi finalmente dei suoi aguzzini mentre il pubblico stordito guarda con stupore.
Dopo questa performance, Dumbo diventa famoso, Timoteo diventa il suo manager, e a Dumbo e sua madre viene dato un vagone privato sul treno del circo.

Personaggi animali[modifica]

  • Dumbo Jumbo (in originale Jumbo Jr., poi soprannominato Dumbo): Protagonista del film, è un elefantino semi-feral con delle orecchie enormi che è in grado di usare per volare, tenendo quella che pensa essere una piuma magica. Dumbo non ha alcun dialogo parlato.
  • Timoteo (in originale Timothy Q. Mouse): Un topo antropomorfo che diventa l'unico amico di Dumbo e sua madre, la signora Jumbo. Insegna a Dumbo come diventare la "nona meraviglia dell'universo", e l'unico elefante del mondo capace di volare. Non è mai citato per nome nel film, ma la sua firma può essere letta sul contratto in una fotografia del quotidiano nel finale.
  • Signora Jumbo: Madre di Dumbo, che parla solo una volta per chiamare Dumbo con il suo nome, "Dumbo Jumbo" (in originale "Jumbo Jr.").
  • L'elefantessa matriarca: Leader femminile delle elefantesse del circo.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Dumbo su Box Office Mojo.
  2. The Timely "Dumbo": Almost a Cover Boy, The Walt Disney Family Museum, 16 Maggio 2011.
  3. The 25 All-TIME Best Animated Films, Time magazine, 21 Giugno 2011.
  4. Dumbo su Rotten Tomatoes.