Formichino

Da WikiFur.
Una tavola del fumetto.

Formichino è un personaggio dei fumetti italiani degli anni '30, disegnato dall'artista fiorentino Roberto Sgrilli. Come da nome, il personaggio ha le fattezze di una formica antropomorfa con l'anatomia molto caricaturale, volutamente simile a quella di Topolino agli esordi.
Nato nel 1936, Formichino debutto' nella rivista Corriere dei Piccoli e fu una delle prime serie in Italia ad utilizzare i cosiddetti "balloons" affiancati alle tradizionali didascalie rimate (tecnica di narrazione comuemente utilizzata in Italia dagli albori fino agli anni '60 per tutti i fumetti, anche quelli d'importazione, dove i balloons c'erano ma venivano cancellati).

Trama[modifica]

Benché ispiratosi direttamente tanto nell'ambientazione quanto nella psicologia dei personaggi alla coccinella Bucky Bug delle Silly Simphony disneiane, questa serie non è altro che una rielaborazione della classica fiaba di Esopo "La formica e la cicala".
Il protagonista è infatti una formica maschio in perenne contrasto con una cicala (Cicalone) perdigiorno, il cui unico passatempo è suonare, ballare e fare dispetti all'odiato vicino. Formichino è scaltro, furbo, intraprendente e laborioso: tutto l'inverso, Cicalone, geloso del successo di Formichino e sempre pronto ad organizzare qualcosa per metterlo nei guai.
Nelle storie pubblicate in tempo di guerra, Formichino veste i panni di Generale dell'esercito degli "insetti buoni" (formiche, coccinelle e piccoli coleotteri) contro quello degli "insetti cattivi" (grilli, cicale, cimici, ecc.). Naturalmente, la sua strategia sarà sempre quella vincente.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]


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