Lupo Alberto (personaggio)

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Uno dei design piu' recenti di Lupo Alberto.
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Lupo Alberto è un personaggio fittizio dalle fattezze di un lupo antropomorfo caricaturale creato dal disegnatore italiano Guido Silvestri nel 1973, apparso per la prima volta come protagonista nell'omonima striscia a fumetti e, in seguito, in una serie televisiva animata.
E' uno dei personaggi del fumetto italiani piu' famosi ed ancora oggi protagonista di una grande linea di merchandise, che prevede sia peluche che prodotti di cartoleria (specialmente biglietti d'auguri e cartoline).

Fisionomia e Carattere[modifica]

Alberto è un lupo maschio antropomorfo dall'anatomia caricaturale e la postura plantigrade, con una grossa testa dal muso allungato e ricurvo, un grosso naso a tartufo rosso, gli occhi gialli, arti filiformi con grosse zampe ed un corpo arrotondato, a pera. E' caratterizzato dalla pelliccia blu che gli ricopre tutto il corpo (nonostante in principio l'autore lo penso' con i colori classici del lupo grigio[1]). Ha le orecchie piccole ed appuntite ed una coda sorprendetemente corta. Non indossa vestiti nel suo design ufficiale, ma in molte occasioni è visto con gli abiti piu' vari, dal giaccone di pelle ad un paio di bermuda hawaiiani.

Lungi dall'essere il solito carnivoro aggressivo e feroce, Alberto è decisamente tranquillo e dal carattere mite. È giovane (sui 25 anni, secondo Silver) ed è un tipo dagli atteggiamenti ribelli e vagamente anarchici. Spirito libero, il lupo vive in una collinetta boscosa nei pressi della fattoria McKenzie, da solo. Ogni giorno cerca in qualche modo di aggirare la guardia del suo avversario, il cane da fattoria Mosè per raggiungere il pollaio e di conseguenza la casa di Marta, la gallina con cui è fidanzato.
Il suo accesso alla fattoria non è consentito per un motivo banalissimo: non essendo abitante della fattoria, nel quale vige un a società rigida nettamente divisa in ceti, non può neppure varcare la soglia della comunità.

Nelle prime strisce, Alberto cercava di entrare nella fattoria McKenzie per fame (intendeva infatti razziare il pollaio difeso da Mosè), ma da anni ormai lo scopo per cui sfida le difese di Mosè è l'amore per Marta. In generale Alberto è abbastanza benvoluto dagli altri abitanti della fattoria; capita infatti che si trovi con tutti gli altri animali a festeggiare qualche evento, sebbene Mosè abbia spesso qualcosa da ridire in proposito.

Uno dei migliori amici di Alberto è Enrico La Talpa che si ostina a chiamarlo "Beppe"; spesso il lupo cerca di fuggire dall'invadenza di Enrico ed è disgustato da molti suoi atteggiamenti, ad esempio dai suoi tentativi di adescare la passera Silvietta o il modo in cui tratta la moglie. Molte volte nelle storie, però, Alberto in un modo o nell'altro viene coinvolto da Enrico in qualche strampalata avventura che finisce puntualmente in un totale disastro di cui proprio Alberto finisce per pagare il prezzo maggiore. Curiosamente Alberto è perfettamente in grado di nascondersi nella tana di Enrico, nonostante questa venga mostrata piccola anche per una talpa.

Alberto è decisamente restio a sposarsi, ed ogniqualvolta Marta fa cadere il discorso sul matrimonio (cosa che avviene abbastanza frequentemente) lui è solito fare orecchie da mercante e scappa via a gambe levate.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. "Nelle mie intenzioni doveva avere il colore del lupo grigio, il lupo siberiano, per intenderci, che ha un colore grigio un po' tendente all'azzurro. Grigio sembrava troppo in bianco e nero. Doveva quindi avere una certa percentuale di grigio e una certa percentuale di azzurro. Questa percentuale veniva sempre sbagliata: o me lo facevano grigio completamente o me lo facevano di un blu troppo abbagliante. Allora ho stabilito che dovesse essere un sessanta per cento di cyan e basta, senza miscele di colori. Una volta me l'hanno fatto anche bianco. Ricordo che uscì una copertina del Corriere dei Ragazzi col lupo marrone." -Silver, da Wikiquote.