La Ricompensa del Gatto

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Copertina del DVD statunitense.

La ricompensa del gatto (titolo originale: Neko no ongaeshi 猫の恩返し; titolo anglosassone: The Cat Returns) è un lungometraggio d'animazione di origini giapponesi, diretto da Hiroyuki Morita e prodotto dalla compagnia Studio Ghibli nel 2002. E' considerato uno spinoff di Whisper of the Heart, prodotto nel 1995 e nel quale fanno la comparsa alcuni personaggi gatti antropomorfi in forma kemono, diventati poi protagonisti assoluti in The Cat Returns. In Giappone, fu il film piu' redditizio del 2002[1].

Negli Stati Uniti, fu distribuito nelle sale cinematografiche ed in seguito attraverso il mercato home video dalla compagnia Buena Vista Home Video; in Italia, invece, fu presentato e proiettato in lingua originale sottotitolata ed esclusivamente durante il Future Film Festival del Gennaio 2005, tenutosi a Bologna: non è ancora stato distribuito in home video italiano. Ha ricevuto un Excellance Award all'edizione 2002 del Japan Media Arts Festival, ed è stato riadattato in un manga disegnato da Aoi Hiiragi intitolato Baron: The Cat Returns.

Trama[modifica]

La protagonista del film è una studentessa liceale di nome Haru, una ragazza molto insicura di sè e con tanti piccoli problemi tipici degli adolescenti della sua età. Un giorno salva dal sicuro investimento di un camion un gatto nero feral, il quale la ringrazia presentandosi; il gatto salvato è Lune, principe del regno dei gatti.
Per questo gesto la comunità felina, sotto ordine del padre del principe, è eternamente grata ad Haru che, addirittura, viene promessa sposa al principe. Ovviamente la ragazza non ne vuole sapere, l'unico modo per sfuggire a queste nozze è chiedere l'aiuto al Cat Bureau, una sorta di agenzia speciale, in cui lavora il Barone (un gatto antropomorfo che in realtà una statua capace di prendere vita), Muta (un grasso gatto bianco) e Toto (un corvo anch'esso una statua vivente). Essi sono gli unici che possono aiutare Haru in questa situazione ai limiti della fantasia, aiutandola nel frattempo a crescere e conoscere meglio se stessa.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. 2002 Data, Eiren.org.


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