Rampage: Total Destruction

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Copertina della versione Nintendo GameCube del gioco.

Rampage: Total Destruction è un videogioco di genere picchiaduro e azione sviluppato dalla compagnia statunitense Midway Games nel 2006 e distribuito per le console Playstation 2, Nintendo GameCube e Nintendo Wii; è l'ultimo capitolo della serie videoludica Rampage, che ha come protagonisti mostri macroscopici (di aspetto maggiormente basato su animali antropomorfi) in lotta fra loro od uniti nell'intento di radere al suolo le città presentate nei livelli di gioco.
E' uno dei titoli della serie ad aver ricevuto recensioni con esito decisamente imparziale, raggiungendo una percentuale del 60% su GameRankings[1] e di 5/1 su IGN.com[2] e unanimamente considerato mediocre; nonostante cio', Midway è riuscita a registrare piu' di un milione di copie vendute[3].

Modalità di gioco[modifica]

Con la possibilità di gareggiare in modalità multigiocatore fino a quattro partecipanti, il gioco consiste nell'impersonare uno dei mostri e radere al suolo le città del gioco arrecando piu' danni possibili per accumulare punti; i mostri possono essere pero' abbattuti da proiettili e granate. In ogni schermata sono presenti degli speciali gettoni che sbloccano altri personaggi. E' possibile giocare nella modalità Re della Città che consiste nel guadagnare piu' punti possibile all'interno di una sola schermata, e Re del Mondo che consiste in un vero e proprio torneo con piu' partite.

Personaggi Antropomorfi[modifica]

Oltre ai tre personaggi classici del gioco, costrituiti da George (un gorilla), Lizzie (un ibrido lucertola/drago femmina) e Ralph (un lupo mannaro), è possibile sbloccare e successivamente impersonare un totale di 37 nuovi mostri, 25 di questi dalle sembianze animalesche, sia maschi che femmine. Essi sono:

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Rampage Total Destruction su GameRankings.
  2. Rampage: Total Destruction su IGN, 24 Aprile 2006.
  3. Unreal Tournament 3, Stranglehold Break 1M Sold, ShackNews, 12 Marzo 2008.