Stan Sakai

Da WikiFur.
Stan Sakai, nel 2006.

Stan Sakai (スタン 坂井), nato il 25 Maggio 1953, è un artista, sceneggiatore e letterista americano di origini giapponesi, interessato alla sottocultura furry sin dal 1984 a cui ha contribuito con la creazione di molti fumetti negli anni '80 e '90, tra cui il celebre Usagi Yojimbo e, in generale, definendo il genere della sottocultura furry come tale. Nato a Kyoto, vive attualmente in California.
E' stato premiato con vari titoli dell'Ursa Major Awards negli anni 2000, e molte sue storie hanno ricevuto award anche esterni alla sottocultura, rendendolo famoso anche ai nonfurry.

E' stato ospite d'onore ad Eurofurence 16 ed ha partecipato ad Anthrocon del 2004.

Stile[modifica]

Lo stile di Stan Sakai è riconoscibilissimo: originato dalla corrente artistica dei kemono, i personaggi di Sakai sono allo stesso tempo semplici nell'anatomia e nei tratti esattamente come i funny animal; le espressioni e le gesualità sono sempre molto accentuate. Include anche molte caratteristiche semi-realistiche nei personaggi. Una particolarità di Sakai è quella di non disegnare le code ai suoi personaggi antropomorfi.

Biografia[modifica]

Stan Sakai ha cominciato la sua carriera come letterista per i fumettisti Sergio Aragonés e Mark Evanier. La sua prima storia, The Adventures of Nilson Groundthumper and Hermy, debutto' nell'albo Albedo Anthropomorphics di Steve Gallacci nel 1984 e da allora apparsi in altre fanzine dedicate agli animali antropomorfi o ai fumetti in genere, come Amazing Heroes.

La sua opera piu' famosa è Usagi Yojimbo, che per quattro anni consecutivi dal 2001 al 2005 ha vinto l'Ursa Major Awards per "Miglior Fumetto con Antropomorfi" e l'Eisner Award nel 1996. Il personaggio lapino di Usagi è anche apparso in un crossover con il fumetto delle Tartarughe Ninja, aumentando la sua fama tra gli appassionati di fumetti. Altri lavori importanti comprendono copertine per numerosi fumetti della Marvel e Disney.
Nel campo dell'animazione, ha lavorato come scrittore e sceneggiatore per alcune serie televisive animate, tra le quali quella delle Tartarughe Ninja del 2003.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]