Momotarō: Umi no Shinpei

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Poster promozionale del lungometraggio.

Momotarō: Umi no Shinpei (conosciuto in occidente con il titolo anglosassone Momotaro's Divine Sea Warriors) è un lungometraggio d'animazione di origini giapponesi, diretto e prodotto da Mitsuyo Seo nel 1944 su commissione da parte della Marina Militare Giapponese, che intendeva distribuire un cartone di propaganda per la Seconda Guerra Mondiale. E' riconosciuto come il primo lungometraggio cinematografico giapponese[1] ed è il seguito del cortometraggio Momotarō no Umiwashi del 1941, il quale presentava gli stessi personaggi, i quali sono animali antropomorfi caricaturali rappresentati in stile kemono e basati su varie specie.

Il film fu registrato come "distrutto" negli anni seguenti all'occupazione americana, ma ritrovato nel 1983 all'interno di un magazzino privato, e re-distribuito come filmato storico l'anno seguente. Una videocassetta del film fu invece distribuita in Giappone negli anni '90.

Il giornalista e furry fan statunitense Fred Patten ha pubblicato, nel 1996, un articolo riguardante tale opera intitolato Momotaro's Gods-Blessed Sea Warriors: Japan's Unknown Wartime Feature ed apparso per la prima volta sul settimo numero della rivista Animation World Magazine; nel 2004, lo stesso articolo è stato poi inserito all'interno della sua antologia Watching Anime, Reading Manga: 25 Years of Essays and Reviews pubblicato dalla casa editrice Stone Bridge Press.

Trama[modifica]

Dopo aver completato l'accademia navale, i protagonisti (un orso, una scimmia, un fagiano ed un cane antropomorfi) salutano le proprie famiglie e partono per arruolarsi in marina. Oltre a questi personaggi si aggiunge Momotaro, il "ragazzo pesca" del folklore giapponese.
Il film si incentra sulla contesa delle Indie Orientali Olandesi tra americani e giapponesi: sull'isola, sbarcano anche i protagonisti (la scimmia, l'orso e il cane sono paracadutisti, il fagiano è un pilota); mostra, inoltre, la cosiddetta "liberazione dell'Asia", operazione soprannominata in questo modo dal governo Giapponese all'epoca.
Ci sono anche delle parti musicali, come la Canzone dell' AEIOU (アイウエオの歌, AIUEO no Uta), una scena nella quale i soldati giapponesi insegnano la lingua agli indigeni del luogo (dei conigli).

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Informazione tratta da The Anime Encyclopedia: A Guide to Japanese Animation Since 1917, redatto da Jonathan Clements nel 2001.


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