Babe va in città

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Copertina del DVD.
Questo articolo si riferisce alla trasposizione cinematografica del 1998. Per altre opere conosciute con lo stesso nome, consulta la pagina di disambiguazione Babe maialino coraggioso.

Babe va in città (titolo originale: Babe: Pig in the City) è un lungometraggio in live action diretto da George Miller e prodotto dalla compagnia Kennedy Miller Productions nel 1998. E' vagamente basato sul romanzo Babe maialino coraggioso, scritto da Dick King-Smith nel 1983, e come tale ha per protagonista il maialino feral Babe. E' il sequel diretto di Babe - maialino coraggioso, prodotto dalla stessa compagnia nel 1998, ma presenta una trama completamente inedita rispetto agli eventi narrati nell'opera originale.

Il film, girato maggiormente in Australia, vede la partecipazione di attori veri nell'interpretazione dei personaggi umani ed utilizza animali-attori modificati in computer grafica per la presenza di Babe ed altri personaggi animali. Con un incasso mondiale di circa 69 milioni di dollari[1] è da considerarsi un flop commerciale soprattutto rispetto al suo capitolo precedente. Le recensioni presentarono esiti sia negativi che positivi: il film è registrato sul sito Rotten Tomatoes con una votazione complessiva del 62%[2]. Nonostante cio', nel corso degli anni la pellicola ha generato un cult following[3].

Trama[modifica]

Il film riprende dagli eventi finali del primo film: la fama di Babe, il maiale da pastore, giunge persino nelle altre nazioni che desiderano vedere in mostra il suo talento. Il fattore Arthur Hoggett, disinteressato alle partecipazioni piu' mondane, rifiuta qualsiasi tipo di incontro. Un giorno però, a causa di una distrazione di Babe, Hoggett viene gravemente ferito mentre riparava il pozzo. Nonostante gli sforzi della moglie Esme, la fattoria rischia di andare in bancarotta; per guadagnare cio' che gli serve per salvare la fattoria, la donna decide di partire con Babe verso una lontana città per vincere un concorso al quale il maiale era stato invitato.

Durante il viaggio, per via di un inconveniente, i due restano bloccati a Metropolis, una vasta, ostile e caotica megalopoli. Riescono con fortuna a trovare asilo in un hotel gestito da Landlady', che ospita (in segreto) diversi animali. Lo zio di Landlady, Fugly Floom, rapisce Babe e lo inserisce nella sua troupe di animali ammaestrati: una famigliola di scimpanzé composta da Bob, Tesoro, il figlio Tug e l'orango Thelonius. Durante uno spettacolo di beneficenza in un ospedale, Babe rovina lo sketch di Floom incendiando il palcoscenico per errore. Intanto Esme, non trovando Babe, si mette alla sua ricerca nella caotica Metropolis, finendo in prigione dopo uno scontro con una gang di motociclisti. Floom ha un malore e finisce al pronto soccorso assistita dalla nipote, che lascia incustoditi gli animali dell'hotel.

Affamati per via dell'assenza della padrona, gli scimpanzé escono per cercare cibo in un supermercato, decidendo di usare il piccolo Babe come esca per distrarre i cani da guardia, che si mettono ad inseguire il maialino. Un bull terrier chiamato Mordace insegue Babe, ma finisce appeso sopra un canale, rischiando di annegare. Babe, con un gesto di compassione, salva il feroce inseguitore sotto gli occhi degli animali dell'hotel e di un gruppo di cani randagi. Il maialino guadagna così il rispetto da parte degli animali. Ferdinand il papero, che stava freneticamente inseguendo Babe dalla fattoria a Metropolis, riesce finalmente a ritrovarlo all'hotel.

Per via del baccano che gli animali stavano facendo durante il festeggiamento, i vicini del quartiere chiamano le forze dell'ordine che catturano e ingabbiano tutti gli animali dell'hotel per portarli in un istituto medico ed essere sottoposti ad esperimenti. Gli unici che si salvano sono Babe, Ferdinand e Rotella, un cagnolino disabile. Nel frattempo, Esme viene scarcerata dopo aver descritto correttamente gli avvenimenti accaduti al giudice e torna all'hotel, che ritrova completamente sgombrato e con Landlady, malinconica per la morte dello zio e la scomparsa di tutti gli animali. Esme si confronta con i vicini, che rivelano la posizione degli animali. Babe e le due donne raggiungono l'istituto (dove è in corso una serata di gala) e dopo una scatenata battaglia finale, Babe ed Esme salvano gli animali.
Nel finale, Landlady si trasferisce vicino alla fattoria Hoggett, dove ora vivono in pace gli animali dell'hotel (che è stato venduto e divenuto una discoteca), mentre Babe e Arthur Hoggett riescono a riparare il pozzo permettendo di far scorrere l'acqua nella stalla.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Babe: Pig in the City su Box Office Mojo.
  2. Babe: Pig in the City su Rotten Tomatoes.
  3. The New Cult Canon: Babe: Pig In The City, AV Club, 19 Marzo 2008.