Boris the Bear

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Copertina del primo volume.

Boris the Bear (letteralmente traducibile in Boris L'Orso) è una serie di fumetti di genere umoristico e azione creato dai cartoonist statunitensi James Dean Smith e Steve Mattsson a partire dal 1986, con protagonista l'omonimo Boris, un orso antropomorfo, in un universo abitato sia da umani che funny animals.
La serie originale, pubblicata interamente dalla casa editrice Dark Horse Comics, è costituita da 12 volumi. Una seconda serie, pubblicata invece dalla Nicotat Comics, è costituita da 40 numeri piu' vari spin-off pubblicati fino al 2007.

Trama generale[modifica]

Boris the Bear fu il secondo titolo in assoluto ad essere stato pubblicato dalla Dark Horse Comics: racconta la storia di un orso guerriero, in realtà un anthroide, in lotta con altre squadre di animali antropomorfi. E' caratterizzato da uno humor nero che parodizza sia il genere di titoli nati dal filone di Eastman and Laird's Teenage Mutant Ninja Turtles che l'industria fumettistica in genere; nel primo numero lo si vede combattere infatti con le Tartarughe Ninja, Usagi Yojimbo, Cerebus e gli Adolescent Radioactive Black Belt Hamsters in scene estremamente violente; il trend viene cosi' trasportato nei numeri seguenti, dove l'orso affronta parodie dei Transformers, alcuni supereroi dell'universo Marvel, Swamp Thing, Batman ed Elfquest.

La fama di Boris crebbe al punto che altri produttori realizzarono dei volumi "vendetta" nei quali i protagonisti di altri fumetti affrontavano e sconfiggevano l'orso robot: è il caso, ad esempio, del sesto numero di Adolescent Radioactive Black Belt Hamsters e del quinto numero di Laffin' Gas^[1], nel quale Boris viene trucidato da diversi eroi antropomorfi.

Uno dei personaggi secondari del fumetto, Wacky Squirrel (uno scoiattolo caricaturale e robot), ottenne una piccola serie dedicata, composta da quattro volumi, pubblicata dalla Dark Horse dal 1987 al 1988^[2].