Bubsy Bobcat (serie)

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Copertina di Claws Encounters of the Furred Kind.

Bubsy Bobcat è una serie di videogiochi di genere platform creati dalla compagnia statunitense Accolade negli anni '90, con protagonista Bubsy Bobcat.
Sebbene la serie imitasse altri franchise famosi come Super Mario e Sonic, Bubsy non ha riscosso lo stesso successo; è stato, in ogni caso, etichettato come personaggio piu' pubblicizzato nel suo periodo[1].
Gameradar ha incluso Bubsy nella lista dei 13 personaggi videoludici piu' antipatici degli anni '90[2].

La serie di Bubsy comprende quattro videogiochi sviluppati per varie consoles dal 1993 al 1996.

Videogiochi[modifica]

  • Bubsy in: Claws Encounters of the Furred Kind: Prima comparsa di Bubsy distribuita per SNES e Sega Genesis nel 1993. In questo capitolo, Bubsy deve sconfiggere una razza aliena chiamata Woolies che hanno rubato tutta la lana della Terra, tra cui la collezione di gomitoli della lince, la piu' grande del mondo. Il videogioco è stato distribuito assieme ad un manuale a fumetti[3]
  • Bubsy II: Pubblicato per Sega Genesis, SNES e Game Boy nel 1994. Nel gioco, Bubsy porta i suoi nipoti in un parco a tema chiamato Amazatorium, per scoprire che il parco "cattura" epoche storiche per trasformarle in attrazioni. I nopiti della lince vengono rapiti, e Bubsy deve salvarli dalle grinfie di Oinker P. Hamm, un maiale antropomorfo. Nel gioco Bubsy ha l'abilità di utilizzare vari oggetti che possono essere comprati raccogliendo delle carte sparse per i livelli.
  • Bubsy in: Fractured Furry Tales: Pubblicato nel 1995 per Atari Jaguar. Ambientato in varie fiabe, Bubsy deve salvare la Mamma Oca tenuta prigioniera dagli antagonisti di alcune fiabe.
  • Bubsy 3D: Furbidden Planet: Pubblicato nel 1996 per PlayStation 1. E' un sequel diretto del primo capitolo e l'unico videogioco di Bubsy in 3D. Ambientato su Rayon, pianeta natale dei Woolies, Bubsy deve sconfiggere una volta per tutte la razza aliena. Il videogioco ha ricevuto commenti negativi per la sua grafica grezza ed i comandi poco funzionali. Gametrailer ha piazzato il gioco all'ottavo posto nella sua lista I venti peggiori giochi di tutti i tempi[4] definendolo "un orribile, orribile clone di Super Mario 64".

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Dall'articolo "Electronic Gaming Monthly's Buyer's Guide", rivista Electronic Gaming Monthly, 1994.
  2. Articolo su Gameradar, 7 Settembre 2009.
  3. Scansioni del fumetto nella galleria "Manuali a Fumetti", da Furrymania.it.
  4. Videoarticolo su Gametrailers.


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