Chuck Jones

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Chuck Jones, assieme ad alcuni personaggi dei Looney Tunes.

Charles Martin "Chuck" Jones (Spokane, 21 Settembre 1912 – Corona del Mar, 22 Febbraio 2002) è stato un regista, produttore cinematografico e sceneggiatore statunitense, celebre per il suo lavoro sulle serie di cortometraggi animati Looney Tunes e Merrie Melodies per lo studio della Warner Bros. Cartoons, ove diresse molti dei corti con protagonisti, tra i tanti, Bugs Bunny, Daffy Duck, Wile E. Coyote, Beep Beep, Pepé Le Pew e Porky Pig; tre di questi cortometraggi (Pennelli, rabbia e fantasia, Solo per te io canto e Cane all'opera) furono in seguito inclusi nel National Film Registry.

Dopo che la sua carriera presso la Warner Bros. si concluse nel 1962, Jones fondò la Sib-Tower 12 Productions e iniziò a produrre cartoni animati per la Metro-Goldwyn-Mayer, tra cui una nuova serie di cortometraggi di Tom & Jerry e lo speciale televisivo Il Grinch e la favola di Natale!. In seguito fondò il suo studio, Chuck Jones Productions, attraverso il quale distribuì diversi speciali televisivi e lavorò periodicamente su opere relative ai Looney Tunes.

I lavori di Chuck Jones sono largamente conosciuti ed apprezzati all'interno della sottocultura furry per la grande presenza di animali antropomorfi caricaturali che coprono il ruolo di protagonisti; alcuni artisti furry si distinguono per il loro stile fortemente basato su quello di Jones.

L'ultimo cartone animato dei Looney Tunes di Jones fu Da qui all'eternità, diretto nel 1997, mentre il suo ultimo lavoro fu la webseries animata Thomas Timberwolf.
Jones morì di infarto il 22 Febbraio 2002: fu cremato e le sue ceneri vennero disperse in mare. Dopo la sua morte, il cartone animato dei Looney Tunes Daffy Duck for President, basato sul libro che Jones aveva scritto ed originariamente previsto per l'uscita nel 2000, venne distribuito nel 2004 come parte della raccolta DVD Looney Tunes Golden Collection: Volume 2.

Carriera[modifica]

La carriera nel mondo dell'animazione di Jones comincio nel 1935, quando venne assunto al Leon Schlesinger Productions per lavorare assieme al resgista (allora emergente) Tex Avery; molti dei cartoni animati di Jones degli anni '30 e primi anni '40 erano riccamente animati, ma il pubblico e gli altri membri dello staff Schlesinger li giudicavano privi di umorismo genuino.
Il suo corto I tre fratelli Dover, distribuito nel 1942, fu per Jones stesso il "film dove imparò ad essere divertente": fu anche uno dei primi utilizzi dell'animazione limitata nel cinema americano, rompendo gli stili di animazione più realistici influenzati dalla Walt Disney Animation Studios.

Le sue opere piu' famose furono invece prodotte negli anni '50, come la creazone di vari personaggi: Claude Cat, il duo di Marc Antony e Pussyfoot, Michigan J. Frog e le sue tre creazioni più popolari: Marvin il marziano, Pepé Le Pew e la coppia di Wile E. Coyote e Beep Beep.
Nei primi anni '60 Jones e sua moglie, Dorothy Webster, scrissero la sceneggiatura del lungometraggio Musetta alla conquista di Parigi, prodotto dalla United Productions of America e diretto dall'ex collaboratore Warner di Jones, Abe Levitow.

Con il partner in affari Les Goldman, Jones fondò uno studio di animazione indipendente, la Sib-Tower 12 Productions: nel 1963 la Metro-Goldwyn-Mayer mise sotto contratto tale compagnia per far produrre nuovi cartoni animati di Tom & Jerry, e l'anno successivo la compagnia venne assorbita dalla MGM e ribattezzata MGM Animation/Visual Arts.

Nel corso degli anni '80 e '90 Jones dipinse fumetti e parodie, venduti attraverso le gallerie di animazione dalla compagnia di sua figlia, la Linda Jones Enterprises. Per il suo contributo all'industria cinematografica, gli fu dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame e, nel 1996, ricevette un Oscar onorario per "la creazione di cartoni animati classici e personaggi dei cartoni le cui vite animate hanno portato gioia alle nostre per oltre mezzo secolo". Allo show di quell'anno, Robin Williams consegnò il premio onorario a Jones, chiamandolo "l'Orson Welles dei cartoni animati", e il pubblico diede a Jones una standing ovation mentre camminava sul palco. Da parte sua, un Jones lusingato osservò ironicamente nel suo discorso di accettazione: "Beh, cosa posso dire di fronte a queste prove umilianti? Mi dichiaro colpevole davanti al mondo di aver diretto oltre trecento cartoni animati negli ultimi cinquanta o sessant'anni. Speriamo che questo voglia dire che mi avete perdonato."[1].

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. To Chuck Jones, for the creation of classic cartoons which have brought worldwide joy for more than half a century, Academy Awards Acceptance Speech Database.