Cipì

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Copertina del libro.

Cipì è un libro scritto dal pedagogista e scrittore italiano Mario Lodi nel 1961. In Italia, il libro è pubblicato dalla Enaudi.
Cipì è il primo libro scritto da Lodi che si rivolge ad un pubblico infantile e, grazie ai suoi personaggi, riesce a trattare di temi adulti come la nascita, la vita, la morte, la famiglia, i conflitti interni alla comunita' e il rapporto tra l'uomo e la natura in maniera semplice e comprensibile. Ancora oggi il libro è consigliato come lettura nelle scuole italiane.

I protagonisti del libro sono tutti animali feral, in particolar modo uccelli (lo stesso protagonista, Cipì, è un passero), ma sono presenti anche serpenti e gatti. Anche gli oggetti inanimati sono antropomorfizzati e le nuvole, le piante, il vento, il sole e la luna parlano con i personaggi.

Trama[modifica]

Il libro narra la storia di Cipì, passerotto che si distingue dai suoi simili sin dal suo primo giorno di vita per la sua voglia di esplorare il mondo. Gia dalla nascita il nido gli sta piccolo e i consigli della mamma non bastano a frenare la sua curiosità: il desiderio di conoscere il mondo è sempre più forte di qualsiasi prudenza. Eppure questa sua ribellione lo porta a misurarsi con grandi esperienze ed imprese: scopre le bellezze della natura, il valore dell’amicizia, impara a difendersi dagli uomini, dal signore della notte (un gufo) e dal temporale.
Alla fine, diventa padre e insegna ai suoi figli: “ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà”.

Vedi anche[modifica]

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