Fritz il Gatto (fumetto)

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Copertina dedi uno dei volumi.

Fritz The Cat (conosciuto in Italia come Fritz Il Gatto) è una serie di fumetti di genere underground disegnata da Robert Crumb dal 1965 al 1972.
Protagonista della serie, che dà nome al fumetto, è Fritz, un gatto antropomorfo plantigrade che vive in una città di animali umanizzati.

Dal fumetto sono stati tratti due lungometraggi animati: Fritz il Gatto e Le nove vite di Fritz il Gatto.

Storia[modifica]

Sebbene la prima striscia ufficiale risalga al '65, Crumb aveva ideato il concetto di Fritz gia' nel 1959: in queste bozze il personaggio si chiamava Fred ed era un gatto feral; le sue avventure erano basate su come si comportavano davvero i gatti randagi, e Fred era in effetti il gatto di famiglia. Fred in seguito cambio' nome e comincio' a camminare su due zampe nella serie di strisce Animal Town degli anni '60, spesso accompagnato da Fuzzy il Coniglio, alter ego di Charles Crumb, fratello di Robert.

Nelle prime vignette mai pubblicate di Robert Crumb, Fritz non è ancora un seduttore, erotomane, drogato e bastardo, anzi: viene rappresentato come un ragazzo un pò scapestrato e cacciaguai, ma fondamentalmente buono, simpatico, romanticone e perfino un pò ingenuo. Lo si vede in compagnia di tanti amici, più o meno sinceri, ed una ragazza fissa di nome Gabrielle che egli ama sinceramente e, alla fine di ogni sua disavventura e pasticcio, da cui ritorna sempre trovando il suo affetto ricambiato da quest'ultima. Inoltre, a contrario dei fumetti ufficiali, le storie si svolgono all'inizio del '900 in zone periferiche o campagnole d'America.

La versione finale di Fritz si vede nel fumetto omonimo cominciato nel '65, nel quale Fritz è abitante in una metropoli di animali, le quali vicende, da semplici e banali, si intrecciano ed intensificano fino a diventare assurde; sebbene si sia ispirato a molti altri lavori con personaggi animali, il fumetto di Crumb è inteso per un pubblico di adulti: Fritz ed i suoi amici raccontano la turbolenta vita dei ragazzi americani, figli della beat generation degli anni '40/'50, lanciati verso la prossima cultura Hippie che esplodera' a meta' degli anni '60, fatta di critiche alla politica americana, esperimenti con ogni tipo di droga e rivoluzione dei costumi sessuali.

Crumb decise di utilizzare animali umanizzati per il fumetto dichiarando: [Con gli animali] Posso trasmettere concetti diversi da cio' che si trasmettono di solito con personaggi umani: si puo' aggiungere in nonsenso, la satira, piu' fantasia. Sono anche piu' semplici da disegnare degli umani, perchè con quest'ultimi cerco il realismo.[1]

Le strisce di Fritz vennero pubblicate sulle testate americane di Help! e Zap Comics, in Italia invece, gli episodi vennero raccolti in un volume unico.

Trama Generale[modifica]

Fritz il Gatto è un giovane studente di buona famiglia, con pretese da intellettuale, ma cio' che alla fine gli interessa sono droga e ragazze. Ha una fidanzata snob che vuole metterlo sulla buona strada, Winston Schwartz, ma fallisce sempre miseramente.
Lo stesso personaggio era la personificazione di una critica di Cumb verso la cultura di quegli anni: una volta superata la patina di "intellettualità" della gente del periodo, essa si scopriva in una vita vuota e senza regole.

Ed infatti Fritz si mette davvero nei guai: all'inizio è solo uno studentello scapestrato, in breve diventa un tossicodipendente e poi un padre menefreghista; lo vediamo addirittura unirsi a un gruppo di terroristi, e finire ripetutamente in galera.

Fine[modifica]

Scena da "Fritz The Cat Superstar": La morte di Fritz.

Nel 1972, il regista Ralph Bakshi produce Fritz il Gatto: il film, primo lungometraggio animato effettivamente vietato ai minori di 18 anni. Il film diede un forte scossone al mondo dell'animazione anche per l'approccio stilistico. Il disegno, a prima vista poco preciso, è di estrazione espressionista, e stupiscono anche i fondali acquerellati, che hanno richiesto molto tempo per essere realizzati.

Crumb pero' non gradisce affatto l'interpetazione del suo Fritz, che da gattaccio ribelle diventa una star da quattro soldi che si e' svenduta al successo. Nell'ultimo fumetto di Fritz del 72, Fritz the Cat "Superstar", Crumb uccide il gatto facendolo morire per mano di una sua vecchia fiamma, Andrea Struzzo, che frustrata dal rifiuto di Fritz di fare sesso con lei gli trafigge la testa con un punteruolo da ghiaccio.

Titoli di alcuni episodi[modifica]

Il seguente è un elenco parziale degli episodi più significativi; le informazioni sono tratte dall'antologia The Life and Death of Fritz the Cat, parzialmente tradotta in italiano con il titolo Fritz il gatto, pubblicato dalla casa editrice Mare nero nel 2000; questa edizione italiana contiene inoltre Comics & Stories e Fritz the No-Good (tradotto in Fritz buono a nulla).

  • Fritz Comes on Strong — Pubblicato per la prima volta su Help! #22, Gennaio 1965;
  • Fred, the Teen-Age Girl Pigeon (Fritz e l'ammiratrice piccioncina) — Pubblicato per la prima volta su Help! #24, Maggio 1965;
  • Fritz Bugs Out (Fritz taglia la corda) — Pubblicato a partire da Ottobre 1968 sui numeri di Cavalier;
  • Fritz the Cat — Pubblicato per la prima volta su R. Crumb's Head Comix, 1968;
  • Fritz the No-Good (Fitz buono a nulla) — Pubblicato per la prima volta sul numero di Settembre/Ottobre 1968 di Cavalier;
  • Untitled — creato nel 1964; Pubblicato per la prima volta su R. Crumb's Comics & Stories, 1969;
  • Fritz the Cat, Special Agent for the C.I.A. (Fritz il gatto: Agente speciale per la C.I.A.) — Creato nel 1965; pubblicato per la prima volta su R. Crumb's Fritz the Cat, 1969;
  • Fritz the Cat, Magician (Fritz il mago) — Creato nel 1965; pubblicato per la prima volta su Promethean Enterprises #3, 1971;
  • Fritz the Cat: "Superstar" (Fritz il gatto: Superstar) — Pubblicato per la prima volta su The People's Comics, 1972;

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. I can express something [with animals] that is different from what I put into my work about humans... I can put more nonsense, more satire and fantasy into the animals...they're also easier to do than people... With people I try more for realism, which is probably why I'm generally better with animals.. Da "Introduction: Right Up To The Edge". The Early Years of Bitter Struggle. The Complete Crumb Comics. Volume 1, 1996.


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