The Berenstain Bears

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Design ufficiale dei personaggi principali.

The Berenstain Bears (letteralmente traducibile in Gli Orsi Berenstain) è una serie di libri illustrati per bambini creata dalla coppia di scrittori statunitensi Stan e Jan Berenstain nel 1962 ed attualmente gestita dal figlio Mike Berenstain, che ne ha preso il controllo finanziaro nel 2012 alla morte dei genitori. La serie ha come protagonista una famiglia di orsi grizzly antropomorfi caricaturali composta da padre, madre e tre bambini.
Sin dal primo debutto, segnato dal volume intitolato The Big Honey Hunt, la serie è cresciuta sino ad essere composta da piu' di 300 titoli, i quali hanno venduto approssimativamente 260 milioni di copie e sono stati tradotti in 23 lingue[1]. La fama dei libri ha generato inoltre un vero e proprio franchise multimediale, composto, oltre che da oggettistica varia, anche da alcuni special televisivi animati e videogiochi; nonostante la stragrande popolarità, comunque, nel corso degli anni il franchise è stato criticato per i suoi toni mielosi, la narrativa formulare e gli stereotipi datati dei personaggi.

I libri, di cui 15 volumi sono presenti nella lista Top 100 Children's Paperbacks[2], hanno ricevuto vari premi per il loro contributo alla letteratura infantile, tra cui il Ludington Award dalla Educational Paperback Association, il Drexel Citation dall'Università di Drexel, e diversi award da parte della Philadelphia Literary Children's Roundtable Honors[3].
Le critiche rivolte ai libri, invece, definiscono le trame "sdolcinate, melense, insoddisfacenti, formulate, e niente altro che inflessibili ramanzine camuffate da storie per bambini"[4]. In un editoriale del 1989 intitolato Drown the Berenstain Bears, il giornalista Charles Krauthammer del Washington Post ha criticato la popolarità dei volumi, scrivendo che cio' che rende tali libri tanto detestabili non è la trama, bensi' la caratterizzazione dei personaggi: passivi, irritabili, deboli e (nella finzione dei libri) privi di qualsiasi difetto[5].

Origini[modifica]

Nei primi anni '60, i coniugi Berenstains, gia' autori di libri-manuale per adulti riguardanti vari temi d'amministrazione per la famiglia, decisero di entrare nel mondo della letteratura per un pubblico infantile immaginando una famiglia composta da orsi antropomorfi; tale scelta fu dettata dalla popolarità dei funny animals nelle produzioni di tale genere e nella semplicità con cui certi personaggi potevano essere disegnati[6].
Il manoscritto del primo libro fu revisionato da Theodor Geisel, gia' conosciuto nel 1957 grazie alla fama del suo libro The Cat in the Hat ed editore alla casa editrice Random House; subito dopo la pubblicazione del primo volume, i Berenstain non considerarono ancora l'idea di un sequel, nè di un'intera serie: lo stesso Geisel aveva spinto la coppia di autori a scrivere storie con protagoniste famiglie diverse di animali, facendo notare che il mondo della mediatica era "gia' pieno di personaggi orsi: Little Bear, Yogi Bear, The Three Bears, Smokey Bear, i Chicago Bears..."[7]. Tuttavia, mentre Stan e Jan stavano gia' abbozzando una storia con una famiglia di pinguini, vennero contattati dallo stesso Geisel per informarli del successo del primo libro.
Il secondo volume, The Bike Lesson, fu pubblicato nel 1964 e riportava, per la prima volta, il logo Berenstain Bears.

Personaggi e Temi[modifica]

La famiglia degli orsi Berenstain, che risiede nella fittizia Bear Country, è composta da Papà Orso (Papa Bear in lingua originale), un tonto e goffo falegname; Mamma Orsa (Mama Bear), una casalinga sveglia, precisa e pignola; Orsetto (Small Bear nei primi libri, Brother Bear nel resto della serie), il primogenito sveglio e prepotente; Orsetta (Sister Bear), sorellina pestifera e giocherellona, ed infine da Honey Bear, orsetta neonata introdotta nel 2000. Presentano tutti lo stesso color beige della pelliccia, e si distinguono prevalentemente solo dai vestiti indossati.

I temi trattati nei libri sono solitamente basati sui tipici "problemi" della vita dei bambini, attraverso le quali vengono impartite morali e lezioni; altri temi sono invece ispirati alla convivenza in famiglia e sul suo sviluppo. Le trame seguono una formula fissa, che consiste nei tre figli che riscontrano un problema, vengono aiutati dal padre (il quale riesce puntualmente ad ingigantire tale ostacolo) ed infine dalla madre, la quale è l'unica in grado di risolverlo[8].

Franchise[modifica]

La famiglia di orsi nello special The Berenstain Bears' Christmas Tree del 1979.

Sin dalla loro creazione, i personaggi dei Berenstein Bears hanno aperto diverse licenze per la produzione di oggettistica varia riportante tale logo; tuttavia, la loro popolarità è esplosa negli anni '80 quando la compagnia King Features comincio' a promuovere il concept per una serie di special televisivi animati. Ad oggi, il franchise dei Berenstein Bears comprende circa 150 tipologie di produzione, finanziate da circa 40 compagnie internazionali.

Per quanto riguarda le trasposizioni animate, i personaggi apparvero per la prima volta in una serie di special televisivi trasmessi sul canale NBC dal 1979 al 1983. Essi sono:

  • The Berenstain Bears' Christmas Tree (trasmesso il 3 Dicembre 1979);
  • The Berenstain Bears Meet Bigpaw (trasmesso il 20 Novembre 1980);
  • The Berenstain Bears and the Real Easter Egg (chiamato anche The Berenstain Bears' Easter Surprise, trasmesso il 14 Aprile 1981);
  • The Berenstain Bears' Valentine Special (chiamato anche The Berenstain Bears' Comic Valentine, trasmesso il 13 Febbraio 1982);
  • The Berenstain Bears' Littlest Leaguer (chiamato anche The Berenstain Bears Play Ball, trasmesso il 6 Maggio 1983).

Agli special si aggiungono due serie televisive, entrambe omomime: la prima fu prodotta dalla compagnia Southern Star Productions nel 1985 e comprendeva due stagioni con un totale di 26 episodi; la seconda piu' recente fu invece prodotta dalla Nelvana nel 2003, composta da tre stagioni e 40 episodi in totale.

La trasposizioni videoludiche della serie comprendono due titoli educativi, The Berenstain Bears: Learning At Home del 1993 e Berenstain Bears Learn About Letters del 1994. L'ultima versione videoludica, pubblicata nel 1995 dalla compagna Brøderbund, è intitolata The Berenstain Bears Get in a Fight e fa parte della serie di videogiochi punta-e-clicca Living Books. Tutti e tre i titoli sono stati distribuiti per computer con sistema operativo Windows.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. 50 years along, Berenstain Bears a family affair, The Washington Times, 30 Gennaio 2011.
  2. Bibliografia di Jan Berenstain, Pabook Libraries.
  3. Bibliografia di Stan Berenstain, Scholastic.
  4. The Berensteins Would Be Fine If Papa Bear Had A Bigger Brain, Hartford Courant, 11 Agosto 1998.
  5. Unbearable Bedtime Stories, The Washingtom Post, 22 Agosto 1989.
  6. Stan Berenstain, Co-Creator of Those Fuzzy Bears, Dies at 82, New York Times, 30 Novembre 2005.
  7. Bear Necessities, The Washington Post, 21 Novembre 2001.
  8. Stan Berenstain's Honey-Coated Medicine, The Washington Post, 3 Dicembre 2005.