I racconti dello zio Tom

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Poster originale.

I racconti dello zio Tom (titolo originale: Song of the South) è un lungometraggio a tecnica mista di genere musical, diretto da Wilfred Jackson e prodotto dalla compagnia statunitense Walt Disney Productions nel 1946. Basato sulle storie popolari di Uncle Remus, scritte dal giornalista americano Joel Chandler Harris negli ultimi anni del 1880, vede come protagonisti gli animali antropomorfi caricaturali Br'er Rabbit, Br'er Fox e Br'er Bear basati su varie specie e animati in tecnica tradizionale, alternati a scene in live action con attori che narrano tali storie.

Sin dalla sua proiezione originale, il film fu considerato razzista da vari critici a causa della sua rappresentazione degli schiavi liberati afro-americani e dei rapporti interrazziali durante l'Era della Ricostruzione americana[1] e, di conseguenza, l'edizione VHS statunitense non fu mai distribuita[2], se non successivamente e riportando solo le scene animate. Fu, tuttavia, premiato alla consegna degli Oscar nel 1948 nella categoria "Miglior Canzone" per il brano Zip-A-Dee-Doo-Dah, utilizzato negli anni seguenti per altre produzioni Disney, e rivalutato in recensioni pubblicate nelle decadi successive: nel 2003, l'associazione Online Film Critics Society lo inseri' al 67° posto nella lista dei "100 Film d'Animazione piu' belli di Sempre" ed il sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes lo registra con un punteggio complessivo del 56%[3].
I personaggi animati di Song of The South appaiono anche sull'attrazione Splash Mountain, installata nei parchi di divertimento Disney a partire dal 1989, e come cameo in un altro lungometraggio a tecnica mista, Chi ha incastrato Roger Rabbit?.

Trama[modifica]

Il protagonista del metraggio è lo Zio Tom (in lingua originale Uncle Remus), un anziano e allegro afroamericano del Profondo Sud che passa il suo tempo a raccontare, ai bambini della piantagione, le divertenti favole dell'astuto Fratel Coniglietto contro la spietata Comare Volpe e il tontolone Compare Orso. Un giorno nella piantagione giungono da Atlanta la signora Sally col marito John e il figlio Jonny: a causa di alcuni scottanti articoli scritti sul suo giornale, John è costretto lasciare la famiglia presso la tranquilla piantagione di proprietà della madre. La separazione è amara, e sia Sally che Jonny sono rattristati dalla situazione; la notte stessa Jonny scappa di casa con l'intento di raggiungere Atlanta a piedi, ma durante la fuga s'imbatte in una compagnia di bambini attorno al vecchio Zio Tom che sta loro raccontando un'altra favola sull'intrepido Fratel Coniglietto.
Alla capanna dello Zio Tom, l'anziano riesce a far desistere il bambino dal suo piano narrandogli della favola nel quale Fratel Coniglietto parte alla ricerca di un posto senza guai, ma è costretto a tornare sui suoi passi perché, come afferma l'anziano narratore, non esiste un posto così lontano. Accompagnato dallo Zio Tom, Jonny rincasa.

Jonny e lo Zio Tom diventano grandi amici. La trama continua tra altre favole su Fratel Coniglietto, l'adozione di un cagnolino, l'amicizia con il vispo Toby, la solare Ginny Favers e la lotta con i suoi due fratellacci, l'eccessiva apprensione materna di Sally, l'incidente con il toro e infine il ritorno del signor John dalla propria famiglia.
Il sipario del metraggio si conclude con un finale pittorico e vittorioso: lungo un viottolo della piantagione, lo Zio Tom, Jonny, Toby, Ginny, Fratel Coniglietto e altri personaggi delle favole corrono e cantano allegri e spensierati Zip-A-Dee-Doo-Dah mentre un fulgido sole tramonta oltre l'orizzonte.

Fumetti italiani[modifica]

Il patrimonio artistico de I Racconti dello Zio Tom godette di una buona fama nelle testate fumettistiche Disney. Nell'Aprile 1949, sul primo numero del settimanale italiano Topolino fu pubblicata la storia Fratel Coniglietto e l'Arcobaleno d'Oro. In Italia, le avventure di Fratel Coniglietto (spesso intitolate Storie dello Zio Remo) furono pubblicate per tutta la seconda metà del Novecento fino alla fine degli anni '90, ove a seguito del progresso artistico e tecnologico che caratterizzò il mondo culturale italiano, la vecchia linea editoriale del Topolino mutò radicalmente; le precedenti storie dedicate ai personaggi di Bambi, Lupo Ezechiele e Fratel Coniglietto furono cosi' sostituite in gran parte dai personaggi di Topolinia (Topolino, Minnie, Pippo...) e di Paperopoli (Paperino, Paperina, Zio Paperone, Qui Quo e Qua...).
Attualmente, l'unica testata italiana che ristampa saltuariamente le avventure di Fratel Coniglietto è I Grandi Classici Disney.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Top 10 Disney controversies, Time Magazine, 9 Dicembre 2009.
  2. Song of the South, Snopes.com.
  3. Song Of the South su Rotten Tomatoes.