Il Gatto del Rabbino (fumetto)

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Copertina del primo volume.

Il Gatto del Rabbino è una serie di graphic novels disegnata dal fumettista francese Joann Sfar nel 2002. In Italia, il fumetto è stato distribuito da Kappa edizioni e Rizzoli editore. Dalla serie è stato tratto anche un lungometraggio d'animazione omonimo, distribuito nel 2011[1].
Sebbene molti personaggi siano umani, il protagonista della storia è un gatto feral che guadagna l'abilità di parlare.

Trama[modifica]

In un'Algeria della metà del '900, sospesa tra il progresso imposto dai colonizzatori francesi e l'immutabilità delle tradizioni locali, si svolge la storia di Moujroum, il semplice Gatto del Rabbino Abraham e della sua adorata padroncina, figlia Zlabya, che si ritrova, per colpa di uno spuntino a base di pappagallo, il dono della parola.
Subito mostra la sua irriverenza e testardaggine nei confronti del sacerdote che educandolo tenta di renderlo un buon ebreo, atteggiamenti che non risparmierà nemmeno nei confronti di altri ebrei, algerini e dei francesi (e dell'Occidente intero) o nei confronti di altri animali e religioni nei vari episodi che lo coinvolgono. Infatti l'audace gatto si caccerà in molti guai, visitando luoghi più o meno esotici e conoscendo personaggi di ogni genere.
Il mondo che Sfar tenta di raccontarci è uno a lui ben noto (essendo la sua famiglia nata dall'unione di una di ebrei Ashkenaziti ed un'altra di Sefarditi): un minuscolo universo fatto di sabbath, di tanti piccoli precetti ognuno con un significato preciso, da una religione contemplativa con una filosofia completamente diversa dalla nostra abituale.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Recensione della versione animata.


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