J.J. Grandville

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Una delle illustrazioni della raccolta Les Métamorphoses du jour.

Jean-Ignace-Isidore Gérard, noto con lo pseudonimo di Grandville o J.J. Grandville (Nancy, 13 settembre 1803 – Vanves, 17 marzo 1847), è stato un illustratore, designer e caricaturista francese del XIX secolo, noto per aver realizzato, durante la sua carriera, incisioni a tema allegorico o satirico raffiguranti animali antropomorfi basati su varie specie.
Considerato uno dei padri del surrealismo[1], il suo lavoro ha ispirato l'illustratore britannico John Tenniel nella creazione dei vari personaggi animaleschi per il romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie[2] e la serie a fumetti Grandville, di Bryan Talbot.

Carriera[modifica]

Nasce a Nancy, a nord-est della Francia. Figlio d’arte, ricevette la sua prima “educazione artistica” dal padre, che amava dipingere miniature. “Grandville” era il nome d’arte di suo nonno. Nel 1820 arriva a Parigi per frequentare gli studi presso i miniaturisti Manson, Hippolyte Lecomte.
Nel 1829 raggiunge la fama con Les Métamorphoses du jour, una serie di settantacinque scene in cui i personaggi venivano ritratti con corpi da uomini e con volti animali[3]. Questi disegni si distinguono particolarmente per la straordinaria capacità dell’artista di riprodurre tratti umani in volti animali.

Il successo di questo lavoro lo ha portato alla collaborazione con varie testate giornalistiche durante i primi anni del 1830, tra le quali La Caricature, Charivari, Magasin pittoresque e Le Silhouette; le sue caricature politiche a sfondo umoristico-satirico, presto vennero a godere di una grande popolarità.

Nel 1942 pubblica una seconda collezione litografica con animali antropomorfi, intitolata Scènes de la vie publique et privée des animaux. Lo stesso anno, tuttavia, è colpito da un grave lutto: perde due dei tre figli e a luglio dello stesso anno, sua moglie. Nel 1847 pubblica la sua ultima opera con creature antropomorfe, Les Fleurs animées, che raffigura piante con tratti umanoidi.

Il 17 marzo 1847 muore per una depressione nervosa a Vanves, a soli 43 anni. Gli è stato dedicato un busto in bronzo, realizzato dallo scultore francese Ernest Bussière, situato al Parc de la Pépinière a Nancy, sua città natale.

Stile[modifica]

Grandville è stato uno dei caricaturisti più originali e apprezzati nel XIX secolo, usando tratti animaleschi per satirici commenti sulla società. Il suo istinto e la sua abilità per le “provocazioni” politiche hanno fatto sì che i suoi lavori fossero tra i più richiesti. Anche se i suoi lavori sono a tratti innaturali e assurdi, il suo stile è di meraviglioso ingegno inventivo, il suo umorismo è sempre temperato e raffinato da un delicato sentimento e da una sobria vena di gentilezza. Scrittori come André Breton e Georges Bataille riconoscono Grandville come precursore del movimento surrealista[4].

Lo stile semi-realistico dei suoi animali antropomorfi è prettamente umanoide, limitandosi al solo volto per i tratti animaleschi. Il corpo di tali personaggi dotato di mani a cinque dita, e sprovvisto di coda. Gran parte delle sue illustrazioni mostrano mammiferi che, ad oggi, sono piu' o meno popolari nella sottocultura furry; si riconoscono canidi (in particolare cani di varie razze e volpi), ratti, scimmie e ungulati (in particolare caprini), ma anche uccelli di varie specie, pesci[5], crostacei ed insetti.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. J.J. Grandville's Un Autre Monde, Flickr.
  2. About John Tenniel and the illustrations, Alice In Wonderland.net.
  3. Grandville, French Cartoonist, Encyclopædia Britannica.
  4. Grandville. Jean-Ignace-Isidore Gérard, Encyclopædia Universalis.
  5. Illustrazione d'esempio, Galerie Troncin-Denis.