Life in Hell
Life in Hell (che puo' essere tradotto in Vita all'Inferno) è una serie di strisce disegnate dall'artista Matt Groening dal 1977 fino al 2012[1]. La serie comprendeva strisce costituite da una sola pagina che ritraevano i personaggi protagonisti in momenti banali della vita di tutti i giorni, riproposte in chiave cinica o esagerata; gli episodi sono raccolti in vari volumi cartacei, ma venivano pubblicate anche su quotidiani e vari giornali.
Groening cominciò il fumetto nel 1977 fotocopiandolo e distribuendolo in un angolo del negozio di dischi in cui lavorava. Nel 1980 cominciò ad essere talmente popolare tra gli amanti della cultura underground che fu pubblicato all'interno del Los Angeles Reader. D'allora la sua popolarità è cresciuta e al 2006 si contano, in tutto il mondo, più di 250 giornali che hanno pubblicato strisce di Life in Hell.
Personaggi[modifica]
Il protagonista è Binky, un coniglio bianco antropomorfo disegnato in stile caricaturale come quello de I Simpson. Binky e' un individuo in piena crisi dei trent'anni, si rende conto che non varra' mai granche' e che le sue illusioni di diventare qualcuno sono ormai deluse.
Ha una relazione sconclusionata con una coniglia, Sheba - che ricorda molto nell'aspetto Marge Simpson - ed ha un figlio da una ragazza semisconosciuta, frutto di una notte di ubriachezza, scaricatogli dalla madre che se ne va a New York pensando alla sua carriera (Binky vive a Los Angeles).
Il figlioletto, Bongo, è un minuscolo coniglio con un unico orecchio in mezzo alla testa. E' un bambino intelligentissimo e pieno di dubbi sulla vita e il suo significato. La sua sete di sapere viene prontamente stroncata dal padre, che non ha nessuna voglia di mettersi a pensare a qualcosa quando lui gli pone delle domande, e dai maestri a scuola, che seguono la rigida struttura del programma governativo (ai tempi c'era Reagan) e non concedono nessuna liberta' di pensiero.
Sebbene non siano stati usati per altri scopi, i personaggi antropomorfi di Life in Hell sono visibili come cameo nel videogioco arcade dei Simpson del 1991[2].
Vedi anche[modifica]
Link esterni[modifica]
- Recensione su Furrymania.it
- Life in Hell sulla Wikipedia italiana
- Life in Hell sulla Wikipedia inglese
Referenze[modifica]
- ↑ Articolo di Buzzfeed che parla della fine della serie, con classifica delle migliori strisce.
- ↑ Dal blog di Did You Know Gaming
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