Rudolph la renna dal naso rosso

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Rudolph sulla copertina del libro di Robert May.

Rudolph la renna dal naso rosso (in inglese Rudolph the Red-Nosed Reindeer) è un personaggio immaginario dalle fattezze di una renna feral creato dallo scrittore Robert L. May, apparso per la prima volta in una sua pubblicazione del 1939. È conosciuta anche come "la nona renna di Babbo Natale". In molti paesi, Rudolph è diventato uno dei personaggi più popolari del Natale; è apparso in un programma televisivo natalizio americano e in numerosi fumetti e film natalizi.

Nel 1949 il compositore americano Johnny Marks scrisse Rudolph the Red-Nosed Reindeer, diventata col passare degli anni una delle canzoni natalizie più famose.

Fisionomia e carattere[modifica]

Rudolph è una renna feral dalla pelliccia fulva: ha l'aspetto di una normale renna sia da cucciolo che da adulto, con l'unica eccezione di avere sul muso un naso "a tartufo", grosso e rosso di un colore cosi' acceso da emettere luce propria.
Vive al Polo Nord, e per il suo particolare naso il piccolo Rudolph era deriso ed escluso dalle altre renne; una sera di una Vigilia di Natale, pero', il suo naso torna utile a Babbo Natale che non avrebbe potuto altrimenti guidare la sua slitta a causa della fittissima nebbia. Rudolph diventa cosi' membro fisso delle renne di Babbo Natale, aggiudicandosi addirittura il posto "in prima fila" per poter guidare con la sua luce.

Testo della canzone[modifica]

« You know Dasher and Dancer

And Prancer and Vixen,
Comet and Cupid And Donner and Blitzen.
But do you recall The most famous reindeer of all?

Rudolph the Red-Nosed Reindeer
Had a very shiny nose And if you ever saw it
You would even say it glows All of the other reindeer
Used to laugh and call him names They never let poor Rudolph
Play in any reindeer games

Then one foggy Christmas Eve
Santa came to say Rudolph with your nose so bright
Won't you guide my sleigh tonight? Then all the reindeer loved him
And they shouted out with glee "Rudolph the red-nosed reindeer
You'll go down in history!" »

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]