Coonskin

Da WikiFur.
(Reindirizzamento da Street Fight)
Locandina del film.

Coonskin (tradotto letteralmente in Pelle di Procione, conosciuto anche come Harlem Nights, Coonskin... No More e successivamente come Bustin Out o Street Fight) è un lungometraggio di genere pulp con scene in live action e animate, diretto da Ralph Bakshi e prodotto dalla compagnia Bakshi Productions nel 1975; contenente scene di violenza, nudo e pesante satira religiosa e sociale, il film è rivolto ad un pubblico adulto.
Il film utilizza numerosi riferimenti e vari elementi della cultura afro-americana e satirizza gli stereotipi razzisti e il genere "blaxploitation"; contiene inoltre evidenti riferimenti ai film I racconti dello zio Tom e Il Padrino.

Coonskin incontrò severe polemiche prima ancora della sua distribuzione cinematografica, in quanto il Congresso dell'equità razziale lo aveva fortemente criticato per i suoi contenuti definendolo razzista, anche se nessuno dei membri del gruppo avesse visto il film. Quando fu finalmente approvato, la compagnia dedita alla sua distribuzione Bryanston Distributing Company lo diffuse in modo limitato, ed inizialmente ricevette ancora recensioni negative; re-distribuito successivamente con i titoli Bustin 'Out e Street Fight, Coonskin fu rivalutato, venendo ritenuto da molti di essere una delle più belle opere di Bakshi.

In Italia il film è stato distribuito esclusivamente in VHS, in una videocassetta da edicola per la rivista Logica 2000 agli inizi degli anni '90, oggi introvabile; vi era anche allegato un fascicolo che conteneva molte informazioni riguardanti il film e il suo regista.

Trama[modifica]

L'inizio con attori in carne ed ossa, vede Sampson (Barry White) e il “Preacherman’’ (Charles Gordone) che si precipitano ad aiutare il loro amico, Randy (Philip Michael Thomas), ad evadere dalla prigione di stato, ma vengono fermati da un blocco stradale e inizia una sparatoria con la polizia. Mentre li sta aspettando, Randy conversa con un individuo anche lui evaso di nome Pappy (Scatman Crothers), il quale afferma di conoscere una storia i cui tre protagonisti (rappresentati come animali antropomorfi) sono simili a lui ed ai suoi amici. La storia di Pappy è raccontata in animazione sovrapposta a uno sfondo di foto e sequenze “live-action”.

In queste scene, i tre protagonisti Brother Rabbit (un coniglio), Brother Bear (un orso) e Preacher Fox (una volpe), decidono di fare i bagagli e di lasciare gli Stati del Sud dopo che la banca ha ipotecato la loro casa e l’ha venduta ad un uomo che la vuole trasformare in un bordello.
Arrivati ad Harlem, Rabbit, Bear, e Fox trovano che non è tutto come sembrava. Incontrano un truffatore di nome Simple Savior, un fasullo leader rivoluzionario che fa credere di essere il "cugino" di Black Jesus, e che da ai suoi discepoli "la forza di uccidere bianchi". In uno spettacolo sul palcoscenico nella sua "chiesa", Savior recita la parte di un oppresso dai simboli appunto dell’oppressione verso i neri (alla fine distrugge delle immagini di John Wayne, Elvis Presley e Richard Nixon), prima di mandare i suoi parrocchiani a ricevere "donazioni".
Quando Rabbit (ben consapevole della truffa che c’è dietro) cerca di stimolare sentimenti anti-rivoluzionari alla folla nel locale, Savior cerca di farlo uccidere. Dopo aver salvato la propria vita tramite psicologia inversa, Rabbit e Bear uccidono il truffatore. Questo permette a Rabbit di prendere il controllo dell’organizzazione di Savior, iniziando la sua scalata verso i vertici del crimine organizzato ad Harlem. Ma prima deve vedersela con la concorrenza: gli ex-collaboratori del truffatore avvertono il nuovo boss del fatto che se lui non può uccidere i suoi rivali, saranno questi ultimi ad ucciderlo.
Il primo nemico di Rabbit è Madigan, un ufficiale di polizia bianco corrotto, virulento, razzista e omofobico che fa da “corriere” per la Mafia. Egli dimostra il suo disprezzo verso i neri in vari modi, incluso il rifiuto di lavarsi prima di incontrarli (egli crede che loro non abbiano questo valore). Madigan viene mandato dalla Mafia per trovare Rabbit, e la sua ricerca lo porta, assieme ai suoi collaboratori Ruby e Bobby, in un nightclub chiamato "The Cottontail". Una spogliarellista nera lo distrae mentre versa una dose di LSD nel suo drink. Madigan, mentre è sotto l’effetto della droga, viene costretto ad un rapporto sessuale con un gay effeminato, viene truccato (gli dipingono la faccia di nero) e vestito fino a farlo somigliare allo stereotipo della “Mammy” afroamericana ed infine viene gettato via dal retro del club, dove scopre che Ruby e Bobby sono morti. Quindi va in delirio e spara a caso con la sua pistola. Arriva la polizia che gli ordina di fermarsi: Madigan uccide un poliziotto e viene annientato dalla pattuglia.

Gli ultimi bersagli di Rabbit sono il Padrino e la sua banda formata da checche e travestiti, che vive nella metropolitana. La missione di uccidere Rabbit viene data a Sonny. Il sicario aspetta vicino al nightclub di Rabbit con la faccia pitturata di nero (ricordando molto le blackface raffigurate nei Minstrel show) e un mitra nascosto in un banjo. Sonny spara a Rabbit (lo manca ferendo gravemente Bear) e fugge in auto. Ma sulla strada gli spara Rabbit facendogli perdere il controllo della guida e scontrare contro un muro. L’auto brucia ed esplode. Il corpo del sicario, ridotto in cenere, viene portato a casa, dove sua madre lo piange. Bear, guarito alle ferite inflitte da Sonny, diventa indeciso fra il continuare a “lavorare” con Rabbit o condurre una vita senza crimini. Bear decide di andare da Fox dopo aver letto un volantino del suo nuovo bordello. Una volta arrivato alla casa di piacere dell’amico, Bear si sposa con una ragazza che lui, Fox, e Rabbit avevano incontrato durante una rissa con gli uomini di Savior. Seguendo il consiglio di Fox, egli diventa un pugile per la Mafia. Durante uno degli incontri di pugilato di Bear, Rabbit mette fra le tribune un manichino di se stesso fatto di catrame. I Mafiosi, volendo uccidere Rabbit, cadono nel tranello: pugnalano il fantoccio e rimangono appicicati nel catrame. Il trio protagonista e il boxer avversario scappano dall’arena mentre essa sta per esplodere.

Il racconto di Pappy è finito (e così anche la parte animata). Arriva poi l’auto con Sampson e il “Preacherman” che carica, sotto I proiettili degli sceriffi, i due evasi.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]


Fmpiccolo.png