Tigre

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Una tigre ed una tigre bianca.

La tigre (Panthera tigris) è un mammifero della famiglia dei felidi. Con un peso che può arrivare fino a 300 kg, la tigre è il più grande dei cosiddetti "grandi felini" che costituiscono il genere Panthera (tigre, leone, giaguaro, leopardo e leopardo delle nevi), ed è l'unico felide moderno a raggiungere le dimensioni dei più grandi felidi preistorici.
È un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo. Oltre che dalle dimensioni notevoli, è caratterizzata dalla particolare colorazione del mantello striato che serve a "spezzare" otticamente la figura dell'animale; il disegno del mantello varia leggermente da sottospecie a sottospecie. Vi sono tuttavia delle varianti al colore del mantello, principalmente nella sottospecie nominale Panthera tigris tigris (tigre indiana "del Bengala"), la più comune tra queste è quella con strisce nere su sfondo arancione e bianco.

La tigre può fare affidamento su due sensi sviluppatissimi, l'udito e la vista. Gli occhi, che le consentono di osservare anche il più piccolo movimento della preda prescelta, sono strutturati secondo le esigenze di un predatore notturno; grazie alla particolare conformazione dell'occhio, è in condizione di sfruttare i più tenui raggi di luce e di muoversi con disinvoltura nelle tenebre notturne.

In cattività si sono verificati alcuni casi di incrocio fra leoni e tigri, l'accoppiamento tra un esemplare di leone maschio e uno di tigre femmina dà origine ad un ibrido detto Ligre, mentre l'incrocio tra una leonessa e un esemplare di tigre maschio dà origine al Tigone.

Tigri bianche[modifica]

Le tigri bianche sono conosciute da molto tempo, infatti il primo di questi felini bianchi fu scoperto verso il 1820. E' la variazione del classico mantello della tigre piu' conosciuta.
Queste tigri non sono considerate delle vere albine e sono caratterizzate da strisce nere o marroni e occhi azzurri/blu con il naso color rosa. Infatti, questi esemplari, sono affetti da leucismo. La variazione di colore è considerata una mutazione causata da un gene recessivo chiamato chinchilla, che inibisce la pigmentazione gialla del mantello della tigre alterando anche il colore delle strisce e si accompagna, come documentato per la sottospecie del Bengala, ad alcuni disordini come lo strabismo e il sistema immunitario indebolito.

Altre variazioni del manto piu' rare sono: tigri bianche senza strisce, tigri "golden", arancioni con strisce arancione scuro, tigri blu e tigri nere.

Nella sottocultura furry[modifica]

Una tigre blu antropomorfa.

Nella sottocultura furry, le tigri sono una specie utilizzata per fursona e personaggi, e la seconda specie di felino piu' comune tra i furry fans[1]. Come i leoni, essi rappresentano regalità, potenza, eleganza, nobiltà ed esattamente come i loro compari felini, i maschi sono spesso grandi e muscolosi mentre le femmine alte e formose. Le tigri, inoltre, vengono spesso usate negli ibridi per dare un manto striato ad altri animali.
Le tigri possono anche rappresentare arroganza, superiorità, egoismo. Inoltre, alcuni mannari possono sostenere di trasformarsi in una tigre.

Nell'arte, sono rappresentati come digitigradi di grandi dimensioni; i colori del pelo sono spesso sostituiti da tinte piu' innaturali (tanto che la classica tigre arancione a strisce nere è molto rara), ma che mantengono comunque le immancabili strisce. Tali strisce vengono spesso disegnate con colori forti, specialmente fluorescenti.

Nella cultura generale[modifica]

Esempi di alcune opere, esterne od interne alla sottocultura furry, con protagonisti personaggi tigri antropomorfi o feral.

Nell'animazione[modifica]

Nei fumetti[modifica]

Personaggi famosi[modifica]

Link esterni[modifica]

Referenze[modifica]

  1. Dalla Lista di fenotipi piu' utilizzati di Wikifur, le tigri sono quasi sempre al quinto posto.


Specie utilizzate per fursona e personaggi antropomorfi - Felidi

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