Una Volpe a Corte

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Renard nel pollaio.

Una Volpe a Corte (titolo originale francese: Le Roman de Renard; titolo inglese: The Tales of the Fox; titolo tedesco; Reinicke Fuchs) è un film d'animazione con marionette in bianco e nero, realizzato in ripresa a passo uno, dal pioniere dell'animazione Władysław Starewicz. Le vicende sono tratte dal romanzo medievale Le roman de renart, e i protagonisti sono tutti animali antropomorfi.
La prima versione del film è disponibile sia in tedesco che in francese. L'ultima versione invece, solo in francese.

Dettagli[modifica]

Il film in stop-motion è stato realizzato e girato verso il 1929/1930 in 18 mesi di lavoro dal pioniere dello stop-motion Władysław Starewicz, con l'aiuto della figlia Irene. E' stato mostrato per la prima volta alla Sorbonne di Parigi, presentato come film muto. In seguito, la voce dei personaggi e vari migliramenti sono stati apportati nel 1937.
Il regista, che aveva gia' sperimentato la tecnica dello stop-motion in cortometraggi precedenti, utilizza molte tecniche per Una volpe a corte, come il Motion Blur, Zoom, Layer Multipli e integrazione di elementi reali nel BackGround per un effetto ancora piu' realistico. L'unico effetto speciale mencante è quello del colore, che non è stato aggiunto in nessun'altro remake del film.
Per girare il film, sono stati realizzati marionette dei personaggi in scala reale, in grado di poter essere modellati sin nei minimi dettagli per varie pose ed espressioni. Sembra che i pupazzi fossero stati dotati persino di strumenti in grado di simulare la respirazione e la rizzatura del pelo per esprimere rabbia o paura.

Trama[modifica]

Il film inizia con il discorso di una Scimmia che presenta il "romanzo piu' bello che il mondo animale conosca" e mostra il libro del romanzo. Il film quindi è una storia nella storia, il libro tridimensionale raccontera' la vita della volpe Renard e le sue malefatte. Dopo aver velocemente presentato i personaggi principali, il film comincia.
Renard è presentato come un giovane mascalzoncello che è sempra in cerca di cibo. Utilizza la sua astuzia per tendere trabocchetti e scherzi agli altri animali. Uno dei suoi acerrimi nemici è il lupo Ysengrin, violento e forte, ma stolto in confronto a Renard.
Le varie creature del bosco truffate da Romain, reclamando giustizia, inviano lettere di lamentele al re (rappresentato da un leone, Noble), e alla regina, Fière, la leonessa.

Inizia cosi' un processo a corte, dove Renard (per il momento assente) viene accusato da vari animali e difeso da suo cugino, Grimbert il tasso, che racconta gli eventi sotto un altro punto di vista, facendo apparire Renard come una vittima. Noble, non sapendo a chi delle due parti deve dare ragione, non riesce ancora a decidere se porre fine o no ai continui scherzi di Renard. Al contrario, con un decreto, proibisce gli animali predatori di mangiare quelli piu' piccoli, crededo cosi' di imporre "l'amore e il rispetto sulla Terra".

Dopo l'ennesima malefatta di Renard, Noble inviera' prima Brun l'orso, poi Tibert il gatto, a chiamare Renard a corte per trattare dei suoi episodi in persona. Visto l'insuccesso dei due animali, Noble invia anche Grimbert per convincere Renard ad intraprendere uno stile di vita piu' onesto.
Romain si trovera' poi contro l'intero esercito reale. Riuscira' Renard a salvarsi?

La trama principale (piuttosto lineare) è arricchita dai flashback di Grimbert, gli episodi di rivalita' tra Renard e Ysengrin, e le fantasie di Fière la regina, che sognando un mondo fantastico, sfugge alla noia delle sue faccende quitidiane e al suo fastidioso marito.

Vedi anche[modifica]

Link esterni[modifica]


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